Aterosclerosi: cosa succede davvero alle nostre arterie (e cosa possiamo fare con l’alimentazione)
L’aterosclerosi è una delle principali cause di infarto, ictus e malattie cardiovascolari.Ma non è solo una questione di colesterolo alto: è una condizione infiammatoria e metabolica che si sviluppa lentamente, spesso senza sintomi, fino a quando non provoca danni importanti. Cos’è l’aterosclerosi (spiegata in modo semplice) Le arterie non sono tubi rigidi, ma strutture elastiche e vive.Quando vengono danneggiate da fattori come pressione alta, fumo, stress, sovrappeso o alimentazione scorretta, la parete interna (l’endotelio) si infiamma. In quel punto si accumulano grassi, cellule immunitarie e calcio, formando la cosiddetta placca aterosclerotica.Con il tempo, la placca restringe il lume del vaso e può diventare instabile: se si rompe, si forma un trombo che può bloccare il flusso di sangue al cuore o al cervello. Non tutte le placche sono pericolose: le più rischiose sono quelle morbide e infiammate, dette “placche vulnerabili”. Non è solo un problema di colesterolo Oggi sappiamo che l’aterosclerosi è molto più complessa.È una malattia infiammatoria e metabolica che coinvolge diversi fattori: In sintesi, non è un singolo alimento a creare il problema, ma uno stile di vita sbilanciato che, nel tempo, alimenta infiammazione e accumulo lipidico. Il ruolo della nutrizione nella prevenzione La buona notizia è che l’alimentazione può essere uno dei migliori strumenti di prevenzione. Grassi buoni Olio extravergine d’oliva, pesce azzurro e frutta secca forniscono acidi grassi insaturi che migliorano la flessibilità dei vasi e riducono le LDL ossidate. Fibre e legumi Aumentano la sazietà, riducono l’assorbimento del colesterolo e nutrono i batteri intestinali benefici. Carboidrati integrali Favoriscono un miglior controllo glicemico e riducono la resistenza insulinica, se assunti nelle giuste quantità. Polifenoli e antiossidanti Frutta, verdura, tè verde e cacao contengono sostanze bioattive che contrastano lo stress ossidativo e proteggono l’endotelio. Il modello più efficace resta la dieta mediterranea, ricca di varietà, semplicità e qualità. Nutraceutica: un aiuto, non un sostituto Alcuni integratori naturali possono affiancare la dieta nel miglioramento del profilo lipidico: I nutraceutici non sono rimedi naturali fai-da-te, ma strumenti clinici da utilizzare in modo personalizzato e monitorato. Caso reale: la nutrizione come terapia Un esempio pratico dal nostro studio. Paziente: uomo, 52 anniCondizioni iniziali: sovrappeso, familiarità per infarto, colesterolo LDL 165 mg/dL, trigliceridi 190 mg/dL, infiammazione (PCR-us) elevata.Stile di vita: sedentarietà e alimentazione disordinata. Intervento nutrizionale: Dopo 12 settimane: Un risultato ottenuto senza farmaci, solo con alimentazione e stile di vita mirati. In sintesi Mangiare bene non serve solo a stare in forma, ma a mantenere giovani e sane le nostre arterie.